Begotten

Begotten è un film del 1991, diretto da E. Elias Merhige.
Begotten è senza dubbio un film complicato, non fruibile da qualsiasi spettatore (sia per il "linguaggio" sia per i contenuti quasi blasfemi), ma indubbiamente ben realizzato e molto originale. È impossibile fornire una spiegazione che sia del tutto esaustiva, in quanto si tratta di un'esperienza visiva che va vissuta comunque in modo soggettivo.
tratta di un film molto insolito: i personaggi sono tutti incappucciati o in costume, non parlano mai né fanno capire alcunché di sé stessi e la "colonna sonora" inoltre, composta da Evan Albam è affidata ai suoni provenienti dalla natura. Nonostante ciò Begotten è caratterizzato da una violenza visionaria veramente fuori dal comune, riuscendo a spiazzare ad ogni momento lo spettatore. È solitamente considerato una delle massime espressioni del genere Weird: inoltre, per certi versi, tale lungometraggio si riconduce allo stile di Eraserhead, anche se con toni ancor più esasperati.

"il film ovviamente non è per tutti i palati, anzi penso che in pochi potranno apprezzarlo e sopportare questa visione fino alla fine. Ciò che vediamo e sentiamo è fastidioso ma talmente onirico e visionario da coinvolgerci, guardare le violenze perpetrate con gli occhi coperti dalle mani ma lasciando spazio tra le dita per poter vedere quasi come nascondere la colpa nel partecipare visivamente a quei abusi.
Su questo film si potrebbe dire tutto ma anche niente in quanto esso è senza dialoghi ma troverà parola attraverso i nostri occhi e le nostre interpretazioni rendendolo estremamente soggettivo.
Per il lato oggettivo possiamo dire che la struttura stilistica è di ottima fattura e le tecniche utilizzate sono più uniche che rare (pellicola rovinata, bianco e nero, loop ambientale) i primi 15 minuti sono un capolavoro cinematografico che lasciarebbe a bocca aperta chiunque.
Poi è vero che il film tira molto per le lunghe e sarebbe potuto essere ben più breve comunicando lo stesso messaggio ma la scelta è forse stata fatta pensando di seviziare ancora di più lo spettatore e aumentare la sensazione di disagio che lo spettatore deve provare ricollegandola poi al significato finale che auspicheremo ai titoli di coda quando conosceremo l'identità dei misteriosi interpreti.
Un film, una esperienza per pochi "eletti". Disturbante ma con dietro un grosso significato, se non avete paura di mettervi in gioco guardatelo pure."


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